Dalla prima guerra mondiale al secondo dopoguerra (1915-1950)
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1895 - 1973 Alle Olimpiadi di Anversa del 1920 la prima donna italiana a partecipare ai giochi e a fare da portabandiera per l'Italia è una grintosa ragazza milanese: Rosetta Gagliardi, figlia di un dirigente del Veloce Club di Milano, nelle cui gare sociali si distingue già nel 1906 nel pattinaggio a rotelle. Nell'immediato dopoguerra, tuttavia, la giovane si afferma soprattutto nel tennis, sia nel gioco singolo che in coppia: nel 1919 si aggiudica il titolo nazionale e dal 1920 al 1924 si conferma campionessa italiana, vincendo i tornei di Milano, Torino e San Pellegrino. Tali successi aprono una nuova strada per lo sport femminile; infatti, fino a questo momento le giocatrici, ancor più dei giocatori, sono campionesse solo a livello nazionale e, a parte eccezioni come le Olimpiadi del 1924, non prendono neanche in considerazione l'idea di giocare i grandi tornei internazionali. Rosetta Gagliardi, invece, pur non raggiungendo sempre i primi posti viene apprezzata per le sue qualità sportive. Alberto Bonacossa – fondatore del tennis Club di cui Rosetta è socia per molti anni – conferma il talento della tennista al ritorno dai giochi di Anversa esprimendosi con parole di ammirazione: «È stato l'idolo della colonia italiana, ha stupito tutti per il suo gioco energico, per la difesa ad oltranza, per la capacità prodigiosa nei movimenti, per la grande tecnica di gara». Rosetta, che pratica con successo anche nuoto e scherma, mostra dunque doti atletiche che rendono il suo gioco vincente, nonostante vi siano altre tenniste come Giulia Perelli, sua compagna di doppio, tecnicamente più preparate. E ancora il Conte Bonacossa a definire con apprezzamento il gioco della Gagliardi: «Non tralascia mai di tentare la ripresa di una palla impossibile, e la sua resistenza è incommensurabile; [...] i suoi pallonetti sono diventati una istituzione». Come molte altre tenniste dell'epoca, Rosetta si cimenta anche nel pattinaggio artistico ed è fra le prime a prendere parte alle gare individuali che si inaugurano all'inizio degli anni Venti; prima di questi anni, infatti, maschi e femmine gareggiano insieme, in una competizione con classifica unica. In ogni caso si tratta di gare alle quali partecipano membri dell'alta società del nord Italia. Nel 1921, dunque, la Gagliardi partecipa al campionato di pattinaggio artistico su ghiaccio che si tiene a Medesimo; in questa occasione, prevale su di lei la contessa Marisa Bonacossa. Sposatasi con il tennista neozelandese George Prouse, che diviene successivamente uno dei principali costruttori di racchette nazionali, nel 1932 Rosetta Gagliardi lascia lo sport dopo la nascita del figlio Johnny. Anch'egli, più tardi, seguendo le orme della famiglia, diviene campione junior in Italia e in Inghilterra, ma si dedica poi agli studi politecnici. Alessandra Antinori |