Re delle Due Sicilie. Re dal 1830, all’inizio fece sperare in un governo liberale e dalle ambizioni nazionali.
Inaugurò la ferrovia Napoli-Portici (1839), dette grande incremento alla marina mercantile, concluse trattati di commercio con varie potenze (1841-45), promosse l'eversione della feudalità in Sicilia, riprendendo quel lavoro di abolizione degli istituti feudali, che era stato avviato nell’ isola con criteri differenti da quelli seguiti nel Mezzogiorno continentale (1841).
Nel 1848, la rivolta di Palermo lo costrinse a concedere la Costituzione, ma in pochi mesi la Sicilia venne ricondotta all’ordine della monarchia.
Gli ultimi anni del regno furono di isolamento interno e sul piano internazionale. Poco dopo la sua morte, si ebbe il crollo subitaneo sotto l'urto dei Mille.