Generale e patriota. Al seguito di Garibaldi in America, nel 1848 tornò con questi in Italia e combatté al suo fianco a Luino, contro gli austriaci, e nel 1849 in difesa della Repubblica romana.
Costretto all'esilio dopo la Restaurazione del governo pontificio, nel 1859 tornò in patria per arruolarsi nei Cacciatori delle Alpi, e l'anno seguente partecipò alla spedizione dei Mille.
Nel 1862 entrò nell'esercito regolare col grado di maggiore generale; fu senatore dal 1876.