Dalla prima guerra mondiale al secondo dopoguerra (1915-1950)
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1911 - 1999
Nata e cresciuta a Monaco, fin da adolescente Bettina Winternitz ha avuto la possibilità di maneggiare la macchina fotografica e di scoprirne la magia. Dal 1925 la sua passione si è tramutata in professione. Nel corso di una carriera durata cinquant'anni, Bettina è stata soprattutto ritrattista: con il suo obbiettivo ha immortalato centinaia di volti noti del mondo dello spettacolo, delle arti, dell'industria, della scienza e della politica, specie di nazionalità tedesca. Ma non ha disdegnato la poesia del paesaggio, anche quella del Bel Paese: da giovane rimane “folgorata” da Ischia, visitata per la prima volta alla fine degli anni Trenta, quando l'isola verde non era ancora contagiata dagli effetti del turismo di massa, e, da allora, più volte frequentata. Bettina si è soffermata anche sul mondo dell'infanzia, sugli animali e su soggetti particolari come gli spaventapasseri: i silenziosi guardiani della campagna osservati per tre decenni nel loro processo di graduale estinzione, via via tristemente sopraffatti dalle moderne tecnologie. Bettina ha prediletto le suggestioni della fotografia in bianco e nero ed il picco lo formato. I suoi ritratti si distinguono per l'eccezionale capacità di cogliere l'attimo e renderlo eterno: sono testimonianze vive del suo tempo e, tuttavia, messaggi al di là di esso. Bettina è morta a Zurigo, nel 1999. Chiara Barbato – Alessandro Masi |